In genere una tesi archeologica sui materiali si articola nelle seguenti parti:
- Prefazione: è facoltativa e può contenere delle considerazioni generali e personali dell'autore che non siano strettamente connesse con l'oggetto della tesi ma che riguardino l'argomento in generale. Qui possono essere inseriti gli eventuali ringraziamenti (ricordatevi che la tesi è un'occasione formale che va presentata davanti ad una commissione di professori, quindi magari evitate frasi del tipo: "ringrazio tutti i miei amici di bevute"o "ringrazio il farmacista che mi ha venduto le vitamine per sopravvivere in questo periodo")
- Introduzione: deve contenere la descrizione della tesi e un breve accenno ai contenuti che verranno trattati
- Inquadramento: contiene la descrizione del sito archeologico trattato e la storia delle ricerche che lo hanno interessato. In questa parte è molto importante rifarsi alle pubblicazioni precedenti, che vanno sempre citate. Il sito o l'oggetto della tesi possono essere contestualizzati in quadri più ampi (es. "il gruppo del Vhò all'interno del Primo Neolitico Padano" oppure "La cultura di Sammardenchia e i processi di neolitizzazione dell'Italia settentrionale" ecc.). Ricordate che questa parte non deve essere eccessivamente dettagliata, ma deve dare un esaustivo inquadramento dell'argomento che trattate.
- Stratigrafia: contiene la descrizione dei sedimenti e delle caratteristiche delle US prese in considerazione.
- Metodologia: in questa parte va inserita la descrizione della metodologia utilizzata. Dovete essere molto precisi, specificare programmi, strumenti, pubblicazioni che avete consultato. Se vi siete avvalsi di tabelle o schede per la catalogazione dei reperti date una breve descrizione di ogni parametro (es. "lungheza": è stata misurata in cm tramite l'uso del calibro; "forme vascolari": la tipologia adottata è quella proposta da Tizio nella pubblicazione "Tal dei Tali, anno" .
- Descrizione dei materiali : qui trova spazio il lavoro effettivamente svolto da voi: dovete dare una descrizione dei materiali, corredata da grafici e tabelle. Potete scegliere se inserire già in questa sezione le considerazioni risultanti dal vostro lavoro (es. "c'è una netta prevalenza di fondi a tacco, soprattutto nell' US 98") e darne poi un breve riassunto nelle considerazioni conclusive, o se limitarvi ad un'esposizione più asciutta dei dati e inserire poi in maniera dettagliata e più discorsiva gli elementi rilevanti nel capitolo dedicato alle conclusioni.
- Confronti: il nome parla da sè; dovrete dare un breve inquadramento dei complessi presi in considerazione e poi elaborare la parte specifica dei confronti. Una soluzione può essere quella di inserire un'immagine in scala ridotta dei vostri reperti, affiancata dall'immagine con cui volete confrontarla (con la relativa citazione bibliografica, mi raccomando!).
- Conclusioni: è la parte più importante del lavoro in cui dovete presentare i risultati delle vostre ricerche o, se lo avete già fatto nel capitolo sui materiali, riassumerne i punti principali. Cercate di valorizzare il vostro lavoro. In genere in questa parte vengono inseriti anche gli spunti per eventuali ricerche future (es. "sarebbe interessante, tramite ricerche future, approfondire l'analisi dei sedimenti...")
- Bibliografia: ricordatevi di inserire in bibliografia tutte le pubblicazioni che citate nella vostra tesi, anche quelle da cui avete ripreso disegni, tavole, planimetrie.
- Appendici: nelle appendici viene inserito tutto ciò che non trova posto nel corpo della tesi: tavole dei reperti, tavole tipologiche, catalogo dei reperti. qui possono essere inseriti anche grafici e tabelle (nel testo deve essere riportato il riferimento all'appendice), ma a meno che non siano veramente molti è preferibile riportarli contestualmente direttamente nel testo della tesi.
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