martedì 17 gennaio 2012

Convenzioni per il disegno della ceramica archeologica

Per quanto riguarda il disegno della ceramica non ci sono norme "assolute", ma vari criteri che si possono adottare. Consultando pubblicazioni più specifiche troverete di sicure descrizioni più dettagliate ed esaustive, qui mi limiterò a inserire un breve riassunto di quelle principali (oltre a quelle già esposte nel precedente post sul disegno). Le convenzioni possono cambiare a seconda delle pubblicazioni o a discrezione del disegnatore.


- orli di Vasi a Bocca quadrata: si traccia una breve linea orizzontale parallela a quella dell'orlo (1 cm circa) in corrispondenza del disegno realistico del frammento, sotto la lineetta verticale che indica la metà
- orli di cui non è possibile ricostruire il diametro: dall'estremità superiore della sezione si traccia una breve linea orizzontale (1-2 cm circa) e di fianco si mette il disegno realistico
- frammenti di parete: fra la sezione e il disegno realistico del pezzo si può inserire una breve linea orizzontale
- frammenti: la sezione non si chiude, ma si fanno due piccoli prolungamenti delle due linee dello spessore, sia in alto che in basso, leggermente staccati (si farà lo stesso anche a destra se si ha un orlo o un fondo, solo in corrispondenza della parte mancante)


- ombreggiature: si ombreggiano solo i pezzi originali e non quelli ricostruiti; non si ombreggiano le fratture
- pezzi incollati: sul disegno deve comparire la linea che divide i due pezzi




- decorazioni incise: si misura lo spessore e si riportano le incisioni; se particolarmente profonde si riporta una leggera ombreggiatura all'interno dell'incisione
- decorazioni graffite: si disegna con una linea semplice (senza spessore)


- decorazioni impresse: vengono rese tramite ombreggiature
- orientamento incerto o non determinabile: si fa un asterisco sotto la sezione (vedi immagine sopra)

sabato 14 gennaio 2012

Disegnare la ceramica archeologica

Materiali occorrenti:
- matita (portamine con mine da 0,5 mm)
- fogli di carta millimetrata
- rapidi a china (la dimensione dipende da voi, io mi trovo bene con lo 0,3)
- fogli di carta da lucido
- profilometro
- squadre
- lametta (dovete prendere le lame sfuse, di solito nei supermercati si trovano le Gillette)
- cerchiometri

Orli e fondi
1. Innanzitutto, se possibile, bisogna cercare di ricostruire la misura del diametro dell'orlo ( o del fondo)
a. capovolgete l'orlo (l'orlo va verso il pavimento la parete verso il soffitto) e posizionatelo sul cerchiometro in modo che tutta la superficie aderisca al foglio e inclinatelo in modo che non passi la luce.
Se avete della ceramica pre-protostorica può darsi che l'orlo sia abbastanza irregolare, quindi è probabile che non riusciate a farlo aderire completamente, ma fate del vostro meglio!)
b. spostate l'orlo sulle varie linee del cerchiometro finchè non trovate quella corrispondente, avrete trovato la dimensione del diametro!
c. Sul foglio di carta millimetrata tracciate la linea del diametro e fate una piccola lineetta verticale a metà. Tracciate inoltre una riga verticale leggera che scenda dalla metà del diametro (alla fine verrà cancellata)
d. per il fondo funziona esattamente allo stesso modo, ma il fondo rimane diritto e il disegno sarà fatto a partire dal basso

2. A questo punto bisogna rilevare il profilo
a. appoggiate il vostro orlo sempre capovolto (o il fondo diritto) sul tavolo, in modo che la parete esterna coincida con il limite del bordo del tavolo.
b. tenendo ben fermo il coccio e mantenendo l'inclinazione appoggiate il profilometro (spingete sempre il profilometro e mai il coccio). Consiglio di rilevare anche il profilo del bordo del tavolo insieme al coccio, in questo modo avrete l'indicazione precisa del punto da cui partire per trasferirlo su carta
c. capovolgete il profilometro, appoggiatelo sulla parte sinistra del foglio, in modo che l'inizio del profilo coincida con l'inizio della linea di diametro che avete tracciato e tracciate con la matita il profilo (fate sempre attenzione all'inclinazione)
d. ora tracciate lo stesso profilo anche dell'altra parte, in maniera speculare. Potete farlo dal profilometro o, in maniera più semplice, ricalcando su un pezzo di lucido quello di sinistra, girate il foglio, posizionatelo a destra e ripassatelo (appoggiate la facciata del lucido con il disegno sul foglio e ripassatelo sull'altra parte, quella non disegnata"; sul foglio di carta millimetrata resterà una traccia leggerissima che non dovrete fare altro che ripassare)

3. Rilevate lo spessore dell'orlo/fondo e della parete e disegnatelo sulla parte sinistra (sezione)

4. Ora dovete fare il disegno "realistico" del pezzo
a. posizionatelo in corrispondenza della linea verticale, in modo che il pezzo stia esattamente a metà, e che l'orlo coincida con la linea del diametro.
b. se il vostro coccio è abbastanza piatto appoggiatelo al foglio e tracciatene i contorni
c. se non è piatto appoggiatelo al foglio e tracciatene i contorni tenendo un occhio chiuso (se non lo fate sembrerà appiattito e non andrà bene)
d. disegnate le eventuali decorazioni presenti sul coccio, o gli elementi plastici. In caso di decorazioni incise o graffite potete ricalcarle appoggiando un pezzo di foglio lucido sul coccio e poi trasferirle sul foglio millimetrato (attenzione, non potete capovolgerlo, dovrete ripassare dalla stessa parte che avete ricalcato, ma rimarrà comunque una lieve traccia)
e. cancellate la linea verticale che avevate tracciato all'inizio

5. E' giunto il momento di fare le ombreggiature. La luce deve partire da in alto a sinistra. (Le fratture non vengono ombreggiate). In caso stiate disegnando dei pezzi ricostruiti, si ombreggiano solamente i pezzi originali e non quelli aggiunti.

6. Ricalcate il disegno sul foglio lucido con i rapidi.
Vi consiglio di fissare il lucido al foglio di carta millimetrata con della carta-nastro, così non rischierete che si sposti mentre ricalcate.
Le ombreggiature vanno fatte con la tecnica "a puntinato", puntini più fitti nelle zone più in ombra e poi via via sempre più radi. Alcuni disegnatori adottano la tecnica dei 5 puntini (un punto al centro e intorno altri 5...e via via sempre così), ma è una scelta del tutto personale








Frammenti di parete
In questo caso non avrete il problema del diametro (salvo casi eccezionali), quindi posizionate il pezzo sul foglio e  tracciate i contorni (se il pezzo non è piatto usate sempre la tecnica dell'occhio chiuso). Dovrete comunque disegnare la sezione della parete. Rilevate il profilo (tenendo il pezzo in mano) e riportatelo sul foglio, a sinistra del disegno. Ricordate che le anse, bugne e decorazioni a rilievo e fori di restauro vanno riportate anche nella sezione.



Reperti interi, restaurati o ricostruiti
Prendete tutte le misure che vi servono (altezza, spessori, diametro ecc..).  Per il profilo usate il profilometro (prendete le misure a più riprese in caso di reperti abbastanza grandi e poi assicuratevi che coincidano) Ricordate che dalla parte sinistrà dalla metà del diametro avrete la sezione, da quella destra l'immagine realistica (anche se è possibile estendere la parte realistica anche a sinistra, a seconda delle convenzioni.




Riassumendo:
- per gli orli, i fondi e i reperti interi si traccia il diametro. A sinistra si fa la sezione, prendendo il profilo con il profilomentro e la misura dello spessore con il calibro, e a destra il disegno realistico.
- per le pareti si disegna il pezzo e a sinistra la sezione della parete
- nel disegno realistico si fanno le ombreggiature
- si riporta tutto su lucido e si fanno le ombreggiature con la tecnica dei puntini

Trucchi e consigli
- utilizzate due rapidi diversi: uno per il disegno, un po' più spesso, e uno più fine per le ombreggiature
- la marca migliore per i rapidi è kohinor, ma dovete stare attenti perché si seccano subito, quindi o li usate molto spesso o un volta finito dovrete svuotare il serbatoio dalla china e lavarlo e pulire il pennino. Sono comunque ottimi anche i rapidi usa e getta
- controllate sempre le misure con il calibro, anche per le decorazioni
- non interrompete bruscamente le ombreggiature ma fate fate in modo che i puntini si diradino in maniera graduale
- se fate un errore con la china usate la lametta per cancellare, ma siate molto delicati (il movimento va fatto dal basso verso l'alto, grattando)
- personalmente stabilire l'inclinazione dei pezzi è la cosa che mi è sempre risultata più difficile, come l'uso del profilometro....per assurdo certe volte si ottengono risultati migliori semplicemente "ad occhio" (ma non è una tecnica per tutti): appoggiate il pezzo sul foglio "in sezione" (avete verso il soffitto la sezione, proprio come la dovete disegnare) e chiudete un occhio.  Controllate sempre le misure con calibro e l'andamento del profilo con il profilometro

A meno che non si sia molto portati o non si abbia una buona mano il disegno della ceramica è un'ardua impresa all'inizio ma...non scoraggiatevi di fronte alle difficoltà, in questo caso la migliore maestra è la pratica, quindi più disegni farete più "ci prenderete la mano"!

Vi segnalo inoltre una pubblicazione che potrebbe tornarvi utile in cui oltre alle spiegazioni su come disegnare ci sono anche dei disegni che possono esservi d'aiuto.
Levi Sara T., 2010 - Dal coccio al vasaio. Manifattura, tecnologia e classificazione della ceramica. Zanichelli


Esempi di disegni:
frammento di parete con bugnetta         


Frammento di parete con Access


Frammento di orlo di cui non è possibile ricostruire il diametro


mercoledì 11 gennaio 2012

Discussione della tesi di laurea

Essere agitati è perfettamente comprensibile, ma cercate di non cadere in crisi di panico. Per quanto spaventoso possa essere (e ve lo assicuro, in quel momento potreste essere davvero terrorizzati), è il vostro momento, in cui finalmente potete far conoscere agli altri il frutto del vostro duro lavoro (ve lo meritate no?). Se non è un'utopia, non essere in apprensione al momento della discussione della tesi è un privilegio riservato a pochi eletti. Se non fate parte di questa fortunata schiera, questo post è dedicato a voi:

Ecco alcuni consigli generali per l'esposizione...

1) ricordatevi di respirare (non sto scherzando, avete bisogno di ossigenare il cervello)
2) siete voi i maggiori esperti della vostra tesi (partendo dal presupposto che sia effettivamente frutto del vostro lavoro); il vostro relatore l'avrà probabilmente letta (e nemmeno questo è scontato), ma l'avete scritta voi, quindi non potete non sapere di cosa state parlando :)
3) nel caso citiate le pubblicazioni di qualcuno presente in commissione, assicuratevi di farlo in maniera corretta (una gaffe non è la fine del mondo ma è sempre meglio evitare)
4) esponete il vostro discorso in maniera chiara, coerente, parlando normalmente (non snocciolate tutto il discorso a velocità supersonica, altrimenti nessuno capirà nulla e anche la valutazione ne risentirà) e in italiano corretto
5) non provate l'esposizione migliaia di volte, soprattutto, non imparatela a memoria (è una cosa che si nota e non è mai piacevole). Fissatevi bene in mente i punti chiave fino a quando riuscirete a ripetere il discorso senza impapinarvi, e senza tralasciare nessun concetto (non importa se ogni volta cambiate le parole, se le frasi non sono ogni volta identiche, è normale)
6) Sorridete, soprattutto quando salutate la commissione, vi aiuterà a rilassarvi e fa sempre una bella impressione. Cercate di apparire rilassati e a vostro agio (lo so, è difficile, ma  tranquilli, non siete alla ghigliottina)
7) Guardate la commissione mentre parlate: non fissate un punto indeterminato all'orizzonte o, peggio, il soffitto o il pavimento. Se avete un pc con una presentazione non guardate continuamente lo schermo

... alcuni consigli per il discorso vero e proprio....

8) iniziate il vostro discorso salutando la commissione (va benissimo un normale "Buongiorno", senza ulteriori ruffianate)
9) esponete immediatamente il titolo e l'oggetto della tesi
10 ) inquadrate il vostro lavoro (fa parte di un più ampio progetto di ricerca? è una rivisitazione di vecchi dati?...) e lo scopo ("es. la tesi ha lo scopo di dimostrare che..../ questo lavoro si propone di convalidare alcuni dati emersi in ricerche precedenti)
11) non perdetevi in dettagli inutli, concentratevi sui concetti importanti, senza dilungarvi in noiose spiegazioni eccessivamente tecniche che potrebbero indurre la commissione alla sonnolenza (se qualche membro avrà delle curiosità particolari vi farà delle domande quando avrete finito il discorso), ma ricordatevi di usare un linguaggio specifico e pertinente
12) se dimenticate una parte non bloccatevi: fermatevi un attimo, prendete un respiro profondo e ripartite, se avete perso il filo passate al punto successivo, senza insistere ulteriormente. Se vi prende del tutto il panico e non riuscite a riprendere il discorso continuate comunque a parlare della vostra tesi, anche se ormai la scaletta prestabilita è andata a quel paese, ma non fate scena muta, è la cosa peggiore!
13) alla fine ribadite in maniera sintetica ed efficace le conclusioni a cui vi ha portati il vostro lavoro, ed evidenziate gli eventuali spunti per ricerche future o i punti incerti che sarebbe interessante approfondire

... e infine per la presentazione in Power Point (se dovete/volete presentarla)

14) in genere il tempo concesso per la discussione della tesi è intorno ai 15/20 minuti, evitate di fare presentazioni troppo lunghe, con il rischio che le slides passino così velocemente da non essere quasi viste, o di trovarvi solo a metà della presentazione quando il tempo a vostra disposizione è ormai scaduto
15)  evitate di mettere del testo nella presentazione (per non dare l'impressione di leggere), mettete dei titoli con grafici, immagini, fotografie e tabelle comparative
16) assicuratevi che le immagini e le scritte siano ben visibili e di buona qualità
17) curate (senza bisogno di strafare) la grafica della presentazione: scegliete un colore di sfondo che metta in risalto le slides e i titoli e mantenete sempre quello per tutte le slides; scegliete degli effetti di transizione discreti e gradevoli; ricordate che la presentazione deve avere un tono "professionale", non deve sembrare il diario multicolore di un adolescente :)

Cercate di rendere la discussione della vostra tesi interessante e avvincente, senza "stupire con effetti speciali", ma cercando di capire cosa potrebbe catturare l'interesse della commissione. Siate brillanti (evitando la teatralità forzata), non presentatevi con l'atteggiamento della vittima sul patibolo.
Vedrete che andrà tutto alla grande, quindi niente panico e in bocca al lupo a tutti!